Il quesito
Spesso ascolto Bach, invece molto raramente ascolto Puccini, qualche volta ascolto Verdi, ogni tanto ascolto Mozart e sovente ascolto Vivaldi. Quale tra le seguenti affermazioni è sicuramente vera?
A) Ascolto Verdi meno frequentemente di quanto ascolti Vivaldi
B) Ascolto Bach meno frequentemente di quanto ascolti Verdi
C) Ascolto Mozart più frequentemente di quanto ascolti Bach
Introduzione
Questo quesito rientra nella categoria della logica deduttiva con analisi comparativa delle frequenze. L’obiettivo è valutare la capacità del candidato di interpretare espressioni qualitative che indicano frequenze (come “spesso”, “molto raramente”, “qualche volta”, “ogni tanto”, “sovente”) e di ordinare correttamente tali informazioni. Un’errata interpretazione degli aggettivi di frequenza è una delle insidie più comuni in questo tipo di esercizio.
Risposta corretta
La risposta corretta è: A) Ascolto Verdi meno frequentemente di quanto ascolti Vivaldi.
Motivazione:
- L’enunciato indica che si ascolta Verdi “qualche volta” e Vivaldi “sovente”.
- In termini di frequenza, “sovente” implica un ascolto più frequente rispetto a “qualche volta”.
- Pertanto, ascoltare Verdi accade meno frequentemente rispetto all’ascolto di Vivaldi.
- Le altre opzioni non sono coerenti:
- L’opzione B afferma che si ascolta Bach (ascoltato “spesso”) meno frequentemente di quanto si ascolti Verdi(“qualche volta”), il che non rispecchia l’ordine espresso.
- L’opzione C sostiene che si ascolta Mozart (“ogni tanto”) più frequentemente di quanto si ascolti Bach(“spesso”), e anche questo contraddice l’indicazione data.
Fase 1 – Interpretare le espressioni di frequenza
Il primo passaggio consiste nel comprendere il significato degli avverbi usati:
- Spesso (Bach): indica un ascolto frequente.
- Molto raramente (Puccini): indica un ascolto molto poco frequente.
- Qualche volta (Verdi): indica un ascolto moderato, non molto frequente.
- Ogni tanto (Mozart): indica un ascolto occasionale.
- Sovente (Vivaldi): indica un ascolto piuttosto frequente, più di “qualche volta” e “ogni tanto”.
Questa analisi permette di stabilire un ordine di frequenza per ciascun compositore.
Fase 2 – Confrontare le frequenze per valutare le affermazioni
Il secondo passaggio è confrontare le espressioni per verificare ciascuna opzione:
- Opzione A:
- Verdi è ascoltato “qualche volta”, mentre Vivaldi è ascoltato “sovente”.
- Quindi, ascoltare Verdi avviene meno frequentemente rispetto all’ascolto di Vivaldi.
- Opzione B:
- Bach viene ascoltato “spesso” e Verdi “qualche volta”.
- Di conseguenza, l’affermazione secondo cui Bach viene ascoltato meno frequentemente di Verdi è falsa.
- Opzione C:
- Mozart, ascoltato “ogni tanto”, viene messo a confronto con Bach, ascoltato “spesso”.
- Pertanto, affermare che Mozart è ascoltato più frequentemente di Bach risulta errato.
Errori comuni
- Interpretazione imprecisa degli avverbi: È facile confondere termini come “ogni tanto” e “qualche volta”, oppure “sovente” e “spesso”.
- Ordinamento errato: Alcuni candidati potrebbero sbagliare l’ordinamento gerarchico delle frequenze, portandoli a selezionare opzioni che non corrispondono alla realtà espressa nell’enunciato.
- Assunzioni senza confronto diretto: Un errore frequente è non confrontare esplicitamente i termini, ma affidarsi a percezioni soggettive della frequenza, anziché analizzare oggettivamente le indicazioni fornite.
Curiosità
Un approccio utile per questi quesiti è creare una scala di frequenze: ad esempio, assegnare valori numerici approssimativi alle espressioni (come “spesso” = 5, “sovente” = 4, “qualche volta” = 3, “ogni tanto” = 2, “molto raramente” = 1). Questo metodo semplifica il confronto e rende più immediata la deduzione della risposta corretta. Naturalmente, i valori sono arbitrari, ma aiutano a visualizzare il rapporto tra le frequenze.
Conclusione
In sintesi, analizzando le espressioni qualitative di frequenza, si può ordinare l’ascolto dei vari compositori: Bach viene ascoltato molto frequentemente, Puccini molto raramente, Verdi “qualche volta”, Mozart “ogni tanto” e Vivaldi “sovente”. Pertanto, l’unica affermazione sicuramente vera è che si ascolta Verdi meno frequentemente di quanto si ascolti Vivaldi. Questa analisi deduttiva, basata sul confronto diretto delle frequenze, porta alla risposta corretta A.
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